giovedì 31 ottobre 2013

31 Ottobre

Glauco Silvestri
Chi mi segue da tanto tempo sa che il 31 Ottobre è una data speciale per me. In attesa dell'uscita del mio nuovo romanzo a puntate (non dovrete attendere ancora per molto) ho pensato di omaggiarvi rendendo gratis, per oggi, e solo per oggi, tutti i miei ebook presenti su Amazon. 


Se poi siete interessati a un po' di statistiche, sappiate che durante il mese di ottobre i succitati titoli sono andati benissimo durante i periodi di promozione gratuita, un po' meno bene nelle vendite. Ma non mi posso lamentare. Nel mese di settembre, invece, le vendite sono andate molto meglio.

Ovviamente ringrazio tutti coloro che hanno lasciato commenti sui miei titoli, positivi e negativi che siano, perché sono utilissimi per il mio miglioramento personale, e professionale.

Continuate a leggermi, ma soprattutto continuate a leggere!




domenica 20 ottobre 2013

Una storia da raccontare...

Glauco Silvestri
Lo vedete il castello ritratto nella foto? Si tratta della Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio, nelle vicinanze del Parco Sigurtà. Questo sabato, sono rimasto chiuso dentro questa torre, per circa un'ora... o forse anche un po' di più!

Com'è successo? Abbiamo pagato il biglietto per visitare la torre. Siamo saliti, abbiamo scattato delle foto. Eravamo tranquilli perché all'ingresso era scritto che chiudeva alle 19 (era scritto sul cancello all'ingresso del castello, mentre nella torre non c'erano indicazioni specifiche, ne l'omino che faceva i biglietti ci ha detto nulla al nostro arrivo). Siamo entrati attorno alle cinque. Alle cinque e mezza stavamo scendendo quando abbiamo sentito un fischietto, e poi la porta chiudersi. Ammetto che non ho pensato minimamente che potesse accadere. Il tizio all'ingresso avrebbe dovuto aspettare che uscissimo, o per lo meno fare un giro per controllare la presenza di eventuali ritardatari (la torre è alta e dalla cima il fischietto poteva non essere udibile).
Fatto sta che, una volta giunti alla base. Il portone era sprangato e lucchettato. E il tizio se ne era andato bellamente... senza neppure spegnere le luci interne, né salire per chiudere la botola sulla cima! 

Che fare? Nella speranza che fosse ancora lì attorno ho bussato alla porta... ma mi hanno risposto solo alcuni turisti, che gentilissimi, si sono preoccupati per noi e ci hanno aiutato a cercare il custode. Uno ha pure tentato di forzare il lucchetto con un sasso!
Poi abbiamo chiamato il 112... che ci hanno rassicurato che avrebbero avvisato chi di dovere e ci avrebbero richiamato. Nel frattempo, curiosando nei cassetti di una cassettiera all'ingresso, abbiamo trovato il numero della stazione locale dei carabinieri... abbiamo chiamato anche loro, visto che dopo 40 minuti non avevamo avuto alcuna notizia.
Tempo altri venti minuti e "ci hanno salvati".

Alle sette di sera eravamo a Borghetto sul Mincio, in un localino, a mangiare qualcosa e a ridere della nostra disavventura!





mercoledì 16 ottobre 2013

Segnatevi queste date...

Glauco Silvestri
Dicevo... Segnatevi queste date:

  • Giovedì 17/10/2013
  • Domenica 20/10/2013
  • Giovedì 24/10/2013
  • Domenica 27/10/2013
  • Giovedì 31/10/2013
Perché in quelle giornate, il mio ultimo ebook, ovvero 'Dopo la Polvere', sarà distribuito gratis su Amazon Kindle.





lunedì 14 ottobre 2013

GeoDay

Glauco Silvestri
Il Diplodocus
Tethyshadros insularis
Questo weekend, a Bologna, si è svolto il GeoDay, ovvero una manifestazione dedicata alle scienze naturali (dalla Sezione di Geologia del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna) svoltasi alle pendici di via Zamboni... proprio dove ha sede il museo Capellini, ovvero un luogo dove anche l'uomo più duro torna bambino (leggete: dinosauri!).
Ovviamente non potevo mancare, e visto che Alessandra non ci era mai andata, abbiamo approfittato dell'ingresso gratuito per visitare sia il museo Capellini, sia il Bombicci (minerali). Premetto che le foto presenti in questo post sono state scattate dalla mia morosa.

Anancus arvernensis
L'antesignano dello struzzo
Ma parliamo di Dinosauri... in ordine sparso. Il Diplodocus è... enorme e affascinante. 
Al suo fianco è visibile un bel cranio di Tirannosauro con i suoi dentoni affilati. 
Fa molta impressione anche il Tethyshadros insularis impresso nella pietra. 
C'è pure un cranio di Mammuth, ma fa più impressione l'Anancus arvernensis a causa delle sue zanne davvero molto lunghe.

Non mancano bellissimi esemplari di antichi orsi delle caverne, di antesignani dello struzzo, di uova, e... il Drago di Nettuno, ovvero il coccodrillo fossile più antico del mondo.

Un uovo di dinosauro
A tutto ciò, oltre a molte cose che non ho citato per motivi di spazio, c'è pure una curiosità mica da ridere, ovvero delle ossa di balena rinvenute a Pianoro, sui colli bolognesi. Nella zona in cui sono stati rinvenuti i resti di questo cetaceo è stato costruito un simulacro dell'animale spiaggiato... io neppure lo sapevo! Qui trovate un po' di info su questa balena.

La Balena di Pianoro

Lasciatemelo dire... un weekend davvero ben speso!


mercoledì 9 ottobre 2013

Weekend

Glauco Silvestri
Ieri sera ascoltavo questa canzone e... mi son reso conto di una cosa banale, ma allo stesso tempo capace di far riflettere. La musica del nostro tempo è lo specchio di ciò che siamo. Non parlo della musica in generale, parlo di quella con cui si cresce, quella che ci forma, che ci accompagna durante l'età della maturazione e che ci osserva e ci descrive nelle nostre giornate... che parranno pure banali, ma che fanno parte di noi.
E così, quando io ho compiuto i miei diciotto anni, c'era questo gruppo che si chiamava come una nota moto della Harley Davidson. Ecco, loro facevano canzoni come Hanno ucciso l'uomo Ragno, o Con un deca, oppure ancora S'inkazza. Io partivo per il militare, e ricordo che cantavamo i loro brani mentre, sul CM andavamo al poligono a sparare, o in un campo a fare un percorso d'addestramento.
A quei tempi non ce ne rendavamo conto, ma oggi, riascoltandole, mi vedo descritto... vedo descritta la mia balotta, i miei amici, le cose che facevamo, che commentavamo durante le nostre "vasche" in centro.
Insomma... mi sono venuti i brividi.
Oggi tutto è cambiato. Molti miei amici sono sposati con figli, altri si sono allontanati perché hanno scelto strade differenti dalla mia, e altri ancora... be' è complicato. Qui sotto vi lascio il video del brano che dà il titolo a questo post (Weekend).







sabato 5 ottobre 2013

Atari Portfolio

Glauco Silvestri
Il mio Atari Portfolio
Gli appassionati di retrocomputing, leggendo il titolo di questo post, avranno sicuramente avuto un brivido lungo la schiena. 
L'Atari Portfolio era un Handheld PC prodotto da Atari nel 1989, e fu il primo Handheld prodotto nella storia che fosse compatibile con i PC IBM. Il suo microprocessore era un Intel 8088 a 4Mhz, era compatibile con MSDOS, e aveva 128KB di ram (usabili come disco fisso) e 250KB di rom per il suo funzionamento. Aveva precaricati un foglio elettronico, una agenda, una rubrica indirizzi e un editor di testo. Ad esso potevano essere collegate delle estensioni, quali una porta parallela, seriale, o midi. E aveva la possibilità di espandere la propria memoria attraverso delle card specifiche (grandi come una carta di credito). Funzionava con tre batterie stilo tipo AA.

Praticamente era un antesignano dei Netbook di oggi...

Ecco... L'altra sera, dopo aver fatto la mia solita corsettina, mi cade l'occhio su una confezione di lego riposta su una scansia in cantina. La prendo, la apro e ci trovo dentro proprio il mio vecchio Portfolio. C'è l'apparecchio, una espansione ram, l'espansione per la porta parallela (che un tempo usavo per collegarlo alla stampante), e una card con a bordo una suite per la programmazione in basic (con manuale). Mancava solo il manuale del Portfolio stesso, che magari è dentro a uno scatolone vicino a dove tenevo la confezione dei lego.
In breve: lo porto su, lo pulisco dalla polvere, inserisco tre batterie nuove, lo accendo e... Urca! Funziona ancora perfettamente!

Ricordo ancora perché lo comprai... ero giovane e facile ad acquisti "passionali". Lo presi poco tempo dopo aver visto Terminator 2. Lo vidi in vetrina e non riuscii a evitare di entrare nel negozio e comprarlo. Credo di averlo usato davvero poco. Non avevo bisogno di un oggetto simile. Ma il richiamo era stato davvero irresistibile.

Come? Non avete capito il nesso tra questo apparecchietto e Terminator 2? John Connor lo usò per violare un Bancomat, e per aprire un sistema di porte automatiche basate su smart card.

Il video del bancomat l'ho trovato su youtube:



Che storia, eh?





venerdì 4 ottobre 2013

Il Patrono di Bologna

Glauco Silvestri
Quattro Ottobre. Giorno importante per la mia città. Ho pensato che poteva essere carino fare qualcosa per festeggiare insieme a tutti voi lettori, e visto che non ho modo di invitarvi a bere qualcosa, ho creduto fosse cosa apprezzabile offrirvi, solo per oggi, i miei due ebook per Kindle ambientati a Bologna. Qui sotto trovate i link e una breve descrizione...




Bologna Trema raccoglie sei racconti ambientati a Bologna, tutti nati in formato ebook e distribuiti gratuitamente dal 2008.
La sua forma antologica nasce dalla richiesta di alcuni lettori, desiderosi di avere i racconti anche in formato tradizionale.
Sono sei racconti. Ognuno di essi esamina un classico della paura: Vampiri e Licantropi, Fantasmi, Demoni, Macchine o animali assassini, Zombie... ognuno di essi cerca di raccontare la paura con gli occhi della creatura, piuttosto che dell'uomo.
Un viaggio nella psicologia del mostro... o della vittima... (maggiori info: qui).


Mauro Bianchi è un detective privato. Vive a Bologna, in Via dell'Inferno, e si occupa solamente dei casi in cui le forze dell'ordine non sanno barcamenarsi.
Durante un'indagine, il detective riceve un pacco da un negoziante vicino a casa sua. Questi si raccomanda con Mauro di non aprire mai il pacco, e difatti il detective obbedisce al punto di dimenticare completamente la sua esistenza. Il pacco, però, sembra avere una propria volontà, nel senso che attira verso il detective attenzioni indesiderate, e ciò provoca cataclismi nella vita, già travagliata, dell'uomo... che oltre a dover affrontare i propri problemi, e i casi dei bolognesi in difficoltà, verrà coinvolto in faccende troppo grandi per lui (maggiori info: qui).


Buona Lettura!




giovedì 3 ottobre 2013

Nuovo ebook online: Dopo la Polvere

Glauco Silvestri
Chi mi segue da qualche anno avrà già sentito parlare di questo ebook. E' stato un progetto impegnativo che ha rubato almeno tre anni di lavoro alle mie canoniche attività serali. Un romanzo complesso, un mix tra fantascienza e fantasy, che vuole omaggiare da lontano quelle che sono le mie basi culturali in quegl'ambiti, ma senza veri riferimenti a questo o quell'autore (o a questo o quel titolo). Una storia che ho riscritto più volte perché non la sentivo mai... perfetta. Poi, finalmente è nata. E ora è giunto il momento di proporvela senza altri indugi.

La copertina, quella che vedete qua a fianco, ritrae uno dei personaggi (non svelo nulla la riguardo). L'ho realizzata con le medesime tecniche usate per gli altri miei lavori pittorici.

Per quanto riguarda la trama... dove eravate rimasti? La Terra, la razza umana, dopo un periodo di grande prosperità dopo la scoperta dello Starflower, delle sue incredibili caratteristiche, tali da fornire energia pulita in grande quantità senza troppi problemi, e della sua coltivazione intensiva, viene travolta da un terribile cataclisma che spazza via tutte le forme di vita dal suo suolo. Occorrono parecchi secoli, se non millenni, affinché la vita torni a fare capolino, e a svilupparsi in una forma intelligente. Una forma di vita capace di strutturarsi in una civiltà di tipo medievale, ma capace di sfruttare tecnologie provenienti dal passato remoto, grazie ai pochi resti pervenuti dagli ormai scomparsi Antichi. 
Le nuove società soffrono però degli stessi mali di quelle umane: lotte di potere, desiderio di onnipotenza... è per questo che la città di Solone decide di attaccare e distruggere Sefer. Jehuda è uno dei pochi sopravvissuti, e insieme a un manipolo di uomini anch'essi scampati alla battaglia, fugge alla ricerca di un luogo dove potersi leccare le ferite. Ciò lo conduce in un luogo dove un tempo sorgeva un rifugio umano, e lì - colpo di scena - viene a sapere che gli Antichi sono tutt'altro che estinti, che quelli emigrati sugli avamposti siti sugl'altri pianeti del sistema solare sono intenzionati a tornare, e a riprendersi ciò che è (era) loro...

Si tratta di un ebook corposo. Più di trecento pagine. Il titolo è Dopo la Polvere, lo potete raggiungere direttamente cliccando qui, oppure potete avere qualche informazione in più su di esso partendo da qui.

Al termine della lettura, come sempre, vi esorto a lasciare un commento, positivo o negativo che sia... è importante per uno scrittore ricevere dei feedback dai propri lettori. Potete farlo su questo post, via mail, su uno dei social network che frequento, sulla pagina di Amazon dedicata all'ebook, oppure ancora cliccando sull'apposito tastino presente nella pagina dell'ebook.

Volendo, se proprio il romanzo vi è piaciuto davvero tanto, e volete collaborare al mantenimento delle attività dello scrittore che l'ha creato, non posso che suggerirvi di andare alla pagina delle donazioni per lasciare un segno ulteriore tangibile del vostro supporto.

Buona Lettura!




mercoledì 2 ottobre 2013

Alfa di oggi... Alfa di ieri

Glauco Silvestri
Il muso aggressivo della 8C
Pochi giorni fa è stata presentata la berlinetta tutto pepe Alfa Romeo 4c. Si tratta di un'auto capace di competere apertamente con le piccole Lotus, le Porsche di bassa gamma, nonché le berline sportive di BMW, Audi e Mercedes, e forse qualche super sportiva asiatica. Lei deriva direttamente da quella bestia tutt'artigli che è l'Alfa Romeo 8c... che è poi l'auto che ha dettato le nuove linee stilistiche della casa del biscione (la Mito e la Giulietta).
Leggendo un articolo che metteva a dura prova la Alfa 4c sono caduto su una serie di commenti espressi da Alfisti puro sangue. Si discuteva sul frontale della 4c, della Mito e della Giulietta. Non che ne parlassero male, c'è un bel richiamo retrò, è aggressivo, ma (secondo loro) privo della vera personalità Alfa Romeo.

La cattiveria dell'Alfa Brera
Tra i commenti si discuteva animatamente riguardo all'abbandono frettoloso di quello che davvero era un impronta da Alfa Romeo, ovvero quello visto sulla Brera (modello che non ebbe grande successo perché fu castrato per limitarne i costi - cosa che non si è fatta con la 4c). Da esso è nata la 159, mentre laoggi disponibile solo station wagon e probabilmente già in aria di sostituzione.

Le differenze sono notevoli, anche se alcune linee guida sembrano invariate. Il cofano cala a piombo verso la calandra Alfa Romeo, disegnandone le forme come fosse il becco di un rapace. I fari sono rigorosamente a tre luci, anche se nella 8c sono stati accorpati in due gruppi ottici riportati sui passaruota, mentre nella Brera si distendono per tutto il frontale. La presa d'aria, nella Brera è posta sotto i gruppi ottici, nella 8C è invece accorpata alla calandra Alfa Romeo. Alla fine la Brera è più squadrata e feroce. La 8c invece è sinuosa come un felino. Da un lato si vuole mostrare arroganza, dall'altro invece eleganza.

Non è banale decidere se sia meglio l'una o l'altra... Gli Alfisti puri che si erano espressi in quei commenti preferivano la Brera.Voi cosa preferite?




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