mercoledì 9 marzo 2016

Come fare i Fotoritratti - #Corso #Fotografia

Glauco Silvestri
Come si fa un bel ritratto? La risposta potrebbe apparire piuttosto semplice ma, in realtà, non è proprio così.
Innanzi tutto dobbiamo distinguere due tipologie di ritratto: 
  • Il primo piano;
  • Il ritratto a corpo intero.
Il 50mm F/1.8 della Canon
L'obiettivo ideale per questo tipo di fotografia è il 50mm, ma deve essere bello luminoso. Se avete una reflex APS-C è necessario considerare il fattore di crop, e di conseguenza pensare a un 35mm, sempre molto luminoso.
La luminosità dell'obiettivo è importante per ottenere un bell'effetto Bokeh.
Se non si dispone di un obiettivo di questo tipo, può valere la pena prendere in considerazione un teleobiettivo con una lunghezza focale di media distanza, tipo il mio vecchio 35-80mm. I tele, per loro costruzione, offrono un ottimo sfumato alle spalle del soggetto, per cui possono ovviare all'eventuale valore di fuoco non proprio ottimale.
Se si realizzano foto in uno studio, è consigliabile anche l'utilizzo di uno o più flash da comandare a distanza, e dei pannelli riflettori, in modo da gestire al meglio le luci, i riflessi, e le ombre.

Ma passiamo alla pratica, che è sempre la migliore maestra di ogni disciplina. 
Che si faccia un primo piano, o un ritratto a corpo intero, è fondamentale che il soggetto faccia qualcosa.
I soggetti impalati, con le mani tra le mani, possono andare bene giusto per delle fotografie che servono a 'documentare' un evento, ma per ottenere una bella foto è importante che il soggetto ci dia qualcosa, trasmetta un messaggio, che si faccia notare.

Evitate una illuminazione laterale
Nei primi piani c'è poco margine di manovra, ne convengo. Quando il volto riempe la quasi totalità dell'inquadratura non si può pretendere troppo. E' comunque possibile spostare l'attenzione del soggetto verso qualcos'altro, farlo muovere, evitare che il volto si presenti di piatto, sorridente, in una posa plastica.
Non è obbligatorio che gli occhi del soggetto guardino in macchina. E' invece obbligatorio fare attenzione alle luci, e soprattutto, alle ombre.
Evitate una illuminazione laterale, l'ombra del naso andrebbe a cadere sul lato opposto del viso. Se non è possibile ovviare a questo tipo di illuminazione, usate il flash incorporato della fotocamera per cancellare le ombre. Ciò appiattirà l'immagine, ma eviterà effetti ancora peggiori dovuti a ombre indesiderate. 
Non è necessario che il soggetto guardi in macchina
Scegliere la luce giusta equivale è il sentiero da seguire per ottenere un buon scatto.
Illuminate dall'alto, sempre con luci riflesse, evitate il più possibile le luci dirette. Usate eventualmente un flash professionale, orientate la lampada verso il soffitto, o verso un pannello riflettente, o ancora alle vostre spalle, sempre che alle vostre spalle ci sia una superficie capace di riflettere la luce verso il soggetto. 

Create un contesto, una storia da raccontare. Giocate con l'ambiente che vi circonda per offrire il miglior ritratto possibile. Siate naturali, non artificiali, sfruttate ciò che vi circonda per ottenere ciò che desiderate.  Evitate le pose, o i set costruiti ad arte (n.d.r. Per lo meno, a me, quel genere di fotografia non attira).

Lo sfumato regala effetti interessanti al ritratto
Se in studio ci si può concedere un primo piano da manuale, e sfruttare il volto stesso per ottenere una storia da raccontare, magari accentuando il contrasto, realizzando lo scatto con uno sfondo di colore neutro, magari scuro, all'aperto bisogna accettare il fatto che il nostro soggetto dovrà gareggiare con ciò che lo circonda. 
Sfruttare il movimento, l'effetto sfumato da ottenere con aperture ampie, o con un teleobiettivo, ed eventualmente attivate lo scatto a raffica. 
Non accontentatevi di un singolo scatto. 
Fatene più d'uno, facendo muovere il soggetto, o muovendovi voi attorno a lui. Lasciate libero arbitrio a chi fotografate, e di sicuro riuscirete a catturare un'immagine molto più bella della classica foto in posa statica. Sceglierete in seguito quale scatto rappresenta meglio ciò che volevate ottenere.
Valutate, inoltre, l'opportunità di fotografare il soggetto a distanza. 
Piuttosto che stare vicini, a volte è meglio allontanarsi. 
Anche il Bianco e Nero è efficace

Nella foto soprastante lo studente - ovvero il soggetto - è lontano dal fotografo. L'osservatore vedrà prima l'immagine in primo piano, ma capirà subito che il soggetto non è ciò che sta guardando, e di seguito focalizzerà che lo sguardo dell'uomo che passa punta verso un'altra persona, il ragazzo, e capirà esattamente dove voleva arrivare il fotografo. Una immagine di questo genere offre maggiore dinamismo e profondità all'insieme, e offre una linea guida a chi osserva senza conoscere gli scopi del fotografo.

L'ideale è fotografarli senza che se ne accorgano
E i bambini?
Lo sappiamo bene, i bambini non sono facili da fotografare perché non stanno mai fermi, specie se sono molto piccoli. E' difficile catturare la loro attenzione, e anche quando accade, essa non dura a lungo, e spesso finiscono per distrarsi proprio al momento dello scatto.
L'ideale è fotografarli senza che loro se ne accorgano.
Scattare foto mentre giocano, da una certa distanza, con un tele, può offrire ottime occasioni per ottenere un buon ritratto fotografico. Se si desidera un primo piano particolareggiato, è però necessario ricorrere a degli stratagemmi, e a mio parere è meglio essere in due.
Se si è in due, difatti, è possibile sfruttare un buon gioco di squadra.
Mentre uno si appresta a scattare, l'altro, stando alle spalle del fotografo, cerca di attirare l'attenzione del bimbo in un qualche modo. E' importante che chi si occupa di attirare l'attenzione sia alle spalle del fotografo perché così, quando il bambino si rivolgerà a lui, rivolgerà lo sguardo in macchina, consentendo al fotografo di scattare una immagine del viso vista da di fronte. E' ovvio che anche in questo caso bisogna avere riflessi pronti. Non appena il bimbo si girerà per capire cosa accade, il fotografo deve sfruttare l'attimo e scattare. Anche in questo caso è conveniente sfruttare lo scatto a raffica, per poi selezionare le foto migliori quando si ha un momento di calma.
Evitate scatti dall'alto verso il basso.
Vengono istintivi, e alcune volte generano immagini piacevoli da guardare, ma la prospettiva non gioca a vostro favore. Foto scattate dall'alto in basso producono volti enormi su corpi che rimpiccioliscono mano a mano che ci si allontana dal punto di focale. E' meglio ottenere inquadrature dirette, abbassandosi al livello del soggetto, o facendolo salire - come gioco - su una sedia, o sul tavolo.

Note Pratiche: La pratica si costruisce anche osservando il lavoro di altri fotografi. Flickr è un ottimo canale da cui cominciare. Qui potete trovare il mio album dedicato ai ritratti, è in continuo aggiornamento, può essere un punto di partenza per affrontare questo tema.


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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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