mercoledì 30 novembre 2016

Indice degli Argomenti - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
Siamo infine giunti al termine del nostro percorso creativo. La quello della scrittura è un mondo tanto vasto e complesso che il mio corso non può che essere visto come una breve infarinatura sui concetti basilari, giusto per partire, giusto per avere uno spunto da cui approfondire. In rete potrete sicuramente trovare numerosi portali da cui attingere informazioni, e aiuto; portali come Writer's Dream, che da sempre appoggia gli esordienti dagli squali che navigano tra le acque degli autori esordienti.
Tornando però a questo mio breve corso, vi riporto qui di seguito l'elenco completo dei post, ovviamente linkati, dei vari capitoli in cui ho suddiviso il corso di scrittura appena terminato.

L'ordine degli articoli è stato pensato come al giusto percorso da seguire per arrivare al traguardo nel modo più corretto, per lo meno in base alla mia esperienza, e alla mia personalissima opinione.

Va sottolineato che gli argomenti trattati sono tutt'altro che esaustivi, che online potrete trovare siti molto più ricchi di informazioni, e siti che vi offriranno maggiori strumenti per raggiungere i vostri scopi. Ciò non toglie che quanto trovate qui possa fungere da rampa di lancio, o per lo meno da infarinatura sugli argomenti, così che i vostri successivi, e più professionali, studi, possano avere basi - spero - solide su cui poggiare.

Buona lettura e buon lavoro.

  1. Introduzione
  2. Perché scrivere?
  3. L'idea
  4. Racconto o Romanzo?
  5. Struttura
  6. L'incipit
  7. Svolgimento e Conclusione
  8. Tecniche narrative:
    1. Narrare in Prima Persona
    2. Narrare in Terza Persona
    3. La Voce Narrante
  9. I personaggi
  10. Le ambientazioni
  11. Tecniche storytelling (parte 1): Show, don't tell
  12. Tecniche storytelling (parte 2): Ostacoli
  13. Tecniche storytelling (parte 3): Coerenza
  14. Tecniche storytelling (parte 4): Ritmo narrativo
  15. Tecniche storytelling (parte 5): Infodump
  16. Tecniche storytelling (parte 6): Archetipi
  17. Tecniche storytelling (parte 7): Effetto sorpresa
  18. Tecniche storytelling (parte 8): Linguaggio naturale
  19. Tecniche storytelling (parte 9): Usare elementi umani
  20. Tecniche storytelling (parte 10): Non esagerare (Principio di Sospensione della Credulità)
  21. Scegliere il Titolo
  22. Editing (parte 1): Il Testo
  23. Editing (parte 2): Grammatica
  24. Editing (parte 3): Uso di collaboratori
  25. La Pubblicazione
  26. La Promozione
  27. Infine...




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mercoledì 23 novembre 2016

E Infine... - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
E infine... Non dimenticate di continuare a scrivere. Non arenatevi al 'primo libro', e neppure dovete aggrapparvi all'idea di dedicare tutto il vostro tempo alla promozione del libro già pubblicato. I lettori, se affezionati, pretendono di leggere nuovi testi, e se questi non arrivano in tempi ragionevoli, vi abbandonano come un cucciolo in autostrada durante le ferie estive. 
Forse esagero un pochino, ma smettere di scrivere è un errore. 
Finito un libro se ne fa un altro. 
Anche l'editore vedrà in questa vostra scelta un segno di serietà, di professionalità, di voglia di crescere, e magari vi vorrà nella sua scuderia a tempo pieno e in un men che si dica vi potrete dire 'scrittori di professione'... Chissà! Nel frattempo continuate a scrivere. 
Scrivere aiuta a crescere, anche se si tratta di racconti, anche se si tratta di un'idea che non vi convince al 100%. 
Scrivete, scrivete, scrivete.
Scrivete e approfondite la vostra conoscenza della lingua. Qui potete trovare diversi manuali che possono esservi d'aiuto, ma anche un buon libro di grammatica potrebbe essere d'aiuto per rinfrescare un pochino ciò che si è studiato a scuola.

E se volete divertirvi mentre leggete un buon manuale di scrittura, non posso che consigliarvi il sempre verde Io Scrivo, di Simone Navarra, che molto tempo fa era un esordiente come me, e che ha raccolto le sue esperienze prima su un blog, poi in questa pubblicazione, che sono sicuro apprezzerete.
L'importante è non temere di cadere nella sindrome del foglio bianco. 
Fa paura il mettersi davanti a un foglio bianco e... Non avere nulla da scrivere. In quei casi usate quel foglio come valvola di sfogo, raccontando la vostra quotidianità come se foste il personaggio di un romanzo. Usate le tecniche che conoscete e la vostra vita come fonte di ispirazione. Quelle pagine non verranno mai pubblicate, non diventeranno mai un romanzo, ma vi saranno utili per superare la crisi e ritrovare la voglia di comunicare, di scrivere, di inventare nuove storie. 

Come si diceva "una volta", quando si cade da cavallo, la prima cosa da fare è risalirci subito in groppa. 

Altrimenti cresce la paura, e la paura congela le azioni, e si finisce per non salire mai più sul cavallo. Idem per qualunque altra attività umana, compresa la scrittura. Per cui, lo scrivo un'ultima volta e poi non vi annoio più, continuate a scrivere.


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mercoledì 16 novembre 2016

La Promozione - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
Complimenti! Avete appena pubblicato il vostro libro. L'editore ha già cominciato a distribuire in modo capillare la vostra pubblicazione, sia nelle librerie, sia negli store online, e tutto va a meraviglia. Siete soddisfatti, euforici, e... E ora?
Ora bisogna pensare alla promozione.
Bisogna premettere che di sicuro il vostro editore si sarà già adoperato in questo senso. Avrà prodotto un kit-press degno di questo nome, avrà già contattato le testate giornalistiche principali, i siti dedicati alla narrativa, radio, televisioni, e quant'altro, in base al budget che ha a disposizione per questo tipo di attività. Vi avrà sicuramente detto che dovrete partecipare a delle presentazioni del libro, magari in più luoghi, e non solo nella vostra città.
Ciò non toglie che non possiate darvi da fare anche da soli. 
C'è un mondo vastissimo, fuori, che è pronto a dialogare con voi, e si chiama web 2.0. Per cui bisogna rimboccarsi le maniche. Ecco le attività che si possono fare:
  • Creare un Blog, che andrà curato quotidianamente, o comunque con scadenze fisse, in modo che la sua indicizzazione 'veda' che si tratta di un sito attivo. Il blog potrebbe essere personale, quindi orientato più sull'autore che sul libro. Vi si potrebbe raccontare la vostra esperienza come scrittore, pubblicare annunci sulle prossime presentazioni, raccontare gli eventi, anche con fotografie e brevi filmati, dialogare con i vostri lettori, parlare del futuro, delle prossime pubblicazioni... In pratica diventerebbe il vostro portale, la vostra faccia ufficiale in rete, il vostro sito, il luogo dove tutti sanno di potervi trovare. Esistono molte piattaforme da cui si può partire: Blogger è forse la più semplice; Wordpress è la più completa; magari sarà il vostro stesso editore a darvi uno spazio sul suo portale...
  • Creare una pagina Facebook dell'autore, che dovrà essere curata con dovizia, magari collegata al blog, in modo che quanto scrivete sul blog appaia anche lì. E' il front-end ufficiale tra personaggi e gente comune, ormai lo sanno anche i sassi. Non si può iniziare una attività pubblica senza avere poi una pagina su Facebook.
  • Creare una pagina Facebook dedicata al libro. In teoria dovrebbe pensarci la casa editrice, ma nell'eventualità non lo faccia, ci potete pensare voi. A differenza della pagina dell'autore, qui dovranno comparire solo notizie relative al vostro libro, e di conseguenza: le varie recensioni della stampa, della radio, della tv; un resoconto degli incontri effettuati; un calendario dei futuri eventi dedicati alla promozione del libro. Eventualmente potreste anche raccogliere foto dei lettori con il vostro libro e... Come ho già detto, qualunque cosa che riguardi il vostro libro e solo quello.
  • Non dimenticare gli altri social, Twitter in primis (che può essere linkato a Facebook per far sì da ottenere una doppia cassa di risonanza), ma anche quelli dedicati alla narrativa, come Goodreads e aNobii.
Fatto ciò è necessario indossare la miglior faccia di bronzo che avete, e provare a contattare i blog privati che si occupano di narrativa. 
Molti sono disposti a promuovere le nuove uscite, e se avete qualche copia a disposizione da regalare, a recensire con onestà i libri che ricevono. In questo caso valgono le medesime regole su cui abbiamo discusso nelle precedenti lezioni: molta umiltà, essere cordiali, prima chiedere e poi, se la risposta è affermativa, inviare 'il pacchetto promozionale'. E in caso di risposta negativa, o di nessuna risposta, evitare di assillare l'interlocutore non disponibile, meglio provare con qualcun altro.

Soprattutto: Siate creativi. Potete eventualmente lanciare dei mini concorsi narrativi, con il vostro libro in palio, o ancora chiedere ai lettori di fare disegni legati a quanto raccontato nel vostro libro, eccetera eccetera eccetera.


Questo libro lo trovate qui.
Per quanto riguarda il 'mondo reale', di solito è l'editore che se ne occupa, e di solito lo fa piuttosto bene, ciò non toglie che anche voi non possiate darvi da fare. Se magari l'editore è in grado di farvi partecipare ai grandi eventi, voi potreste provare a organizzare piccoli eventi, come incontri nelle librerie locali, con gruppi di lettura, e perché no - se i temi da voi trattati lo permettono - anche con le scuole. L'editore sarà ben lieto di appoggiarvi, di aiutarvi nel pubblicizzare questi eventi locali, e di aiutarvi nell'organizzazione.

Siate disponibili a viaggiare. Se c'è l'occasione di promuovere il libro sul territorio, fatelo. Qualche sacrificio è necessario. 

Imparate a dialogare con gli estranei, siate affabili, gentili, disponibili ad affrontare argomenti che per voi potrebbero essere banali, triti e ritriti, o già discussi mille volte. Stringete mani, fate foto, firmate copie del libro, e cercate di indurre le persone con cui avete un contatto a lasciar traccia della loro esperienza, e di ciò che pensano del vostro libro, magari online, col link alla vostra pagina Facebook, blog, eccetera eccetera.

Siate mercanti di voi stessi. Avete scelto una attività che necessità di contatti con il pubblico per funzionare, per cui dovete dimenticare la timidezza, e imparare ad avere una parola per tutti, a simpatizzare con tutti, a dimenticare i pregiudizi... In pratica, a essere diplomatici.



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mercoledì 9 novembre 2016

La Pubblicazione - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
Eccoci giunti al punto cruciale della vita di uno scrittore. Con il manoscritto pronto tra le mani, come contattiamo un editore?

Questo libro è disponibile qui.
Diciamo che al giorno d'oggi ci sono molte vie percorribili. Le più comode, immediate, senza rischi sono quelle che seguono:

  • Self-Publishing;
  • Print-On-Demand.
Le due vie si intersecano al punto tale che quasi potrebbero apparire la stessa strategia di pubblicazione. 
La sottile differenza nasce dal fatto che la prima, per come oggi è intesa, è solitamente rivolta ai titoli in formato elettronico, ovvero gli ebook. 
Amazon KDP, Kobo Writing Life, e Simplicissimus Book Farm sono alcune tra le più note piattaforme di pubblicazione elettronica. L'autore diventa praticamente editore di sé stesso. Sceglierà la copertina, il formato, la tipologia di mercato dove piazzare la propria pubblicazione, la promozione e persino la percentuale dei propri guadagni attraverso alcuni click e tutorial vari ed eventuali. Kobo e Amazon, ovviamente, propongono la diffusione attraverso i loro market di riferimento. Simplicissimus è invece multi-piattaforma, ovvero pubblica su più siti tra cui anche quelli già citati, pur offrendo percentuali di guadagno un po' diverse.
Il Print-On-Demand è invece inteso alla stampa dei vostri libri.
In questo caso il libro è visto come tutti lo conosciamo da sempre, di carta, ed è messo in vendita sia sugli store online, sia - in alcuni casi - in libreria. Portali come IlMioLibro e/o Lulu sono storici in questo settore, ma anche BookAbook può essere un punto di partenza, e pure Blurb...

Queste due strade sono facili, veloci, possono dare un po' di soddisfazione, ma... Non sono la via maestra, o per lo meno quella tradizionale. In questo cado dovrete contattare direttamente:
  • Gli editori;
  • Gli agenti letterari.
Contattare gli editori direttamente è un po' rischioso. Se si escludono i grossi nomi, si rischia di cadere nella trappola dei famigerati Editori A Pagamento. Bisogna essere un po' skilled per non cadere nella trappola perché gli editori a pagamento portano alla pubblicazione sicura. C'è chi vi chiederà di collaborare alle spese, chi vi chiederà di comprare un certo numero di copie, in cambio avrete l'ISBN, un po' di promozione su tv e radio locali, la promessa di una diffusione in tutte le librerie in Italia (spesso però solo su ordinazione), qualche presentazione dal vivo in librerie scelte da voi e/o dall'editore stesso. A volte non vi viene chiesto denaro, ma vi viene chiesto di rinunciare al diritto d'autore per un certo numero di copie vendute... Qualunque sia la promessa, in un modo o nell'altro vi verranno chiesti dei soldi in modo così convincente che probabilmente rischierete di farvi convincere.
Gli editori di altro stampo, invece, non si fanno pagare, ma sono molto ma molto più selettivi. Riuscire a entrare nelle grazie di un grosso editore è davvero difficile. Più facile sarà conquistare un piccolo editore. L'esperienza sarà comunque interessante, ma non farete grossi numeri, e probabilmente non diverrete ricchi e famosi. La strada dell'Agente Letterario è percorribile con altre difficoltà. Forse vi verrà chiesto un compenso, o forse una quota sui vostri guadagni. Di solito gli Agenti letterari sono in cerca di 'fenomeni' da proporre alle case editrici. Dovendo metterci la faccia, in genere sono molto seri sia nella selezione, sia nella scelta degli eventuali sbocchi che un testo può trovare nel mondo delle pubblicazioni. 
Il vantaggio di avere un Agente è sicuramente quello di avere un punto di riferimento unico, di non dover diventare 'matto' nel gestire varie richieste a più editori, e di demandare questi sforzi a un'altra persona, così da potervi concentrare su ciò che vi piace veramente, ovvero la scrittura.

Sia che si decida per la prima opzione, che per la seconda, ricordatevi di muovervi con la giusta umiltà. Tenete conto che l'editore, o l'agente, potrebbe non ritenere il vostro testo all'altezza. Alcuni di loro, in risposta a una vostra domanda di pubblicazione, potrebbero anche indicare pregi e difetti del vostro testo, o i motivi per cui è rifiutato, altri invece potrebbero liquidarvi con una breve frase di circostanza, altri ancora potrebbero non rispondere. Dovete tenere conto che editori ed agenti letterari sono subissati di richieste e domande, e di conseguenza spesso non hanno proprio il tempo materiale per rispondere a tutti quelli che propongono loro un testo. E questo è il motivo per cui in tanti cadono nella tentazione di un Editore a Pagamento... Questi ultimi rispondono sempre, e di rado dicono di no.

Tornando a bomba: umiltà! Ma non basta.

Una lettera di presentazione va fatta con criterio. Ci si presenta brevemente, raccontando le proprie esperienze e le proprie vocazioni. Poi va introdotto il testo che volete proporre, basta una breve descrizione, i punti salienti, stop! Il dono della sintesi è sempre ben apprezzato. 
Non inviate direttamente l'intero testo. 
E' inutile. Vi verrà chiesto se ci sarà interesse. E' sufficiente inviare l'incipit, o un breve estratto. Un paio di cartelle sono sufficienti di solito. Tenete conto che molti editori, ma anche molti agenti letterari, indicano sul loro sito come comportarsi per ottenere un primo contatto con loro. Nel caso sia spiegato come fare, seguite alla lettera le loro istruzioni, non serve a nulla fare i furbi.
Ricordatevi che i tempi di valutazione sono lunghi, e lunghi sono anche i tempi necessari per avere una risposta.
Ciò va detto per evitare che martelliate le redazioni nella speranza di ottenere una risposta velocemente e/o per far sì che il vostro testo sopravanzi sugli altri. Dovrete avere pazienza!

Quando e se deciderete di contattare un editore, o un agente letterario, ricordatevi di usare la testa. Informatevi sull'agenzia dell'agente, o sulla casa editrice nel vostro mirino. Guardare il loro catalogo, le loro iniziative, il loro target di lettori. 
Siate preparati, e soprattutto, non sparate nel mucchio alla cieca. 
Se avete scritto un horror è inutile contattare un editore che si occupa di narrativa classica. Oltre a perdere tempo, ci farete una pessima figura. Se un editore, o una Agenzia letteraria, si occupa di più collane, contattateli per capire quale sia il vostro punto di riferimento, quale redazione sia più corretta a cui mandare una mail. Essere cortesi, mostrare rispetto verso l'interlocutore, e dimostrare di voler fare le cose con cura, sarà un buon biglietto da visita per voi esordienti.

Non sparate nel mucchio, quindi. Informatevi, selezionate un certo numero di contatti, fate dei piccoli gruppi da gestire uno alla volta, così che il rischio di sovrapporsi di più risposte positive (se mai dovesse accadere) vi metta in una situazione di imbarazzo.

Un ultima cosa: Alcuni editori, e alcuni agenti letterari, gradiscono ancora che il manoscritto sia inviato in formato cartaceo. Di solito sul sito delle case editrici, e delle agenzie letterarie, è indicato anche il metodo da loro preferito.

E per finire: Nel caso vi venisse chiesto di inviare il manoscritto, non abbiate paura che ve lo rubino. La casa editrice non ci guadagna nulla dal rubare un testo. I suoi guadagni sarebbero analoghi sia che l'autore foste voi, sia che fosse un altro, per cui non fatevi venire dei dubbi ingiustificati.





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giovedì 3 novembre 2016

Piazze di Bologna - #ReportageFotografico

Glauco Silvestri
A conclusione del trittico di reportage fotografici dedicati alle Piazze (qui e qui), non ne poteva mancare uno legato solamente alla mia città. Ovviamente gli scatti in mio possesso sono tanti, ma volendomi limitare a uno solo per piazza, e accorgendomi solo ora che la maggior parte delle foto sono dedicate a Piazza Maggiore, ecco che questa collezione finisce per diventare la più scarna del gruppo. Scarna ma non priva di interesse, spero, perché anche in questo caso ho cercato di trasmettere la vita alimentata da questi luoghi, e non la loro struttura architettonica.

Piazza Maggiore è ovviamente il primo soggetto immortalato. E' una foto recente, catturata in prossimità delle feste natalizie. Sono stati immortalati dei ragazzi seduti sulla scalinata di San Petronio. Da sempre i giovani si fermano su questa scalinata, a volte è un semplice punto di ritrovo per darsi appuntamento con gli amici, ma anche un luogo dove potersi sedere a leggere, o a studiare, o ancora, un angolo per riposarsi senza dover ordinare un caffè nei tavolini dei bar circostanti. E' per questo che, a ogni ora del giorno, e della notte, è possibile trovare qualcuno seduto su queste scalinate, come nel caso di questa coppia nel bel mezzo della notte.

Scalinata

Piazza dell'Orologio è a pochi passi da Piazza Maggiore. E' una piazzetta piccolina il cui nome rende omaggio alla Torre Accursi, detta anche Torre dell'orologio, visibile in lontananza anche nella foto che abbiamo appena lasciato.
In questa piazza domina l'Art Hotel dell'orologio, un albergo molto attento all'arte, e che da sempre è impegnato ad abbellire la piazza con opere in ferro battuto realizzate da artisti contemporanei. Nello scatto è immortalata una di queste opere, ovviamente. Si intravede in lontananza anche l'ingresso dell'hotel, a fianco alla Comet, dove si nota un antico orologio dal quadrante illuminato.

Are you look at me?


Piazza Re Enzo è pressoché parte integrante di Piazza Maggiore, ma è comunque una piazza a sé. Il nome è ovviamente legato al palazzo omonimo che vi sorge da un lato, ove fu tenuto prigioniero Re Enzo di Sardegna fino al dì della sua morte. Sull'altro lato della piazza si può invece ammirare ex Sala Borsa, oggi biblioteca pubblica, nonché luogo di ritrovo per i giovani bolognesi. La foto immortala una persona anziana sul ciglio della scalinata del portico del Palazzo del Podesta, dal lato - ovviamente - che guarda a Piazza Re Enzo. La piazza, difatti, non si vede. Tutti la conoscono per via della Fontana del Nettuno, fotografata da tutti e di conseguenza proprio per questo motivo, scartata in occasione di questo reportage.

Looking for...

Piazza dei Celestini è un'altra piccola piazza vicino a Piazza Maggiore. La si raggiunge percorrendo Via D'Azeglio, ed è nota per la presenza della chiesa dei Celestini, per la presenza del negozio della Nespresso, ma anche perché vi si affaccia l'appartamento che fu di Lucio Dalla. In questa piazza, per qualche tempo, è stata presente una statua particolare dedicata al cantante bolognese, una panchina con il cantante seduto e intento a mangiare qualcosa contenuto dentro un sacchetto, panchina su cui - ovviamente - tutti si sedevano per essere fotografati assieme all'artista.
In questo caso io ho preferito immortalare dei cantanti di strada, anch'essi sempre presenti in questa piazza, mentre allietano i passanti con la loro musica.

A coin, please!

Piazza Santo Stefano non ha bisogno di presentazioni. E' davvero una piazza molto particolare, con il suo selciato fatto con ciottoli rotondi e piuttosto fastidiosi. Pare che fosse stata pensata proprio così, fastidiosa, per espiare i peccati mentre ci si avvicinava alla chiesa, così da avere un anima più pura al momento dell'ingresso nel luogo di culto. Ovviamente anche Santo Stefano è ben conosciuta come 'le sette chiese', in quanto il luogo di culto è in realtà un comprensorio costituito per l'appunto da sette diverse cappelle, ognuna col suo stile e le sue caratteristiche. Si dice che questa struttura sia costruita, in scala, a immagine dell'ormai scomparso Tempio di Gerusalemme... Ma c'è wikipedia per gli approfondimenti; il mio scatto ritrae la piazza in un raro momento di tranquillità.

Santo Stefano

Piazza di Porta Ravegnana è proprio davanti alle Due Torri. E' il fulcro della città, e ovviamente è parecchio trafficata, tra turisti, studenti universitari, giovani in generale e bolognesi di passaggio. A parte la statua di San Petronio e le Due Torri, è molto frequentata a causa della libreria Feltrinelli e della gelateria non molto distante, attività commerciali che ne delimitano i confini. Essendo una piazza molto frequentata dai giovani, ho voluto immortalare una coppia seduta sui cippi che delimitano l'area pedonale da quella dedicata agli automezzi.

Love is...

Piazza dei Martiri è un altro nodo nevralgico della città Molto bella per via della fontana, dei fiori, e della sua struttura circolare. Peccato che attorno vi circolino le auto. Nello scatto ho voluto mettere in evidenza sia i fiori, che i giochi d'acqua, ma anche la circolazione stradale è intuibile in lontananza.

Water

Piazza San Francesco è un 'work in progress'. Difatti è un cantiere aperto nella speranza di riqualificare la zona, così che sia degna della bellissima chiesa che vi si affaccia, e da cui prende il nome la piazza stessa. In questo caso ho immortalato uno studente seduto vicino alle transenne intento a ripassare i propri appunti.

Studente

Ovviamente mancano ancora molte piazze all'appello, ma è in queste immortalate che trascorro spesso i miei momenti fotografici, e per tanto immagino non me ne vogliate, se qui si ferma il reportage.


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mercoledì 2 novembre 2016

Editing (parte 3): Uso di Collaboratori - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
Mai fidarsi di sé stessi. Per prima cosa è difficile evitare di essere indulgenti nei confronti del nostro testo. Per secondo è difficile criticare con cattiveria il frutto delle nostre stesse fatiche. Infine... Ci vuole una mano veramente esperta per fare dell'editing professionale: Voi lo siete? E comunque, anche se lo foste, una lettura 'esterna' non fa mai male.

C'è chi si affida ad amici e parenti. E' un'opzione possibile, e soprattutto, è a costo zero. Ma il problema 'indulgenza' rimane. Un amico, e soprattutto un parente, non hanno tanto desiderio di ferirvi, per ciò tenderanno a minimizzare i difetti, e/o addirittura ad esaltare un qualcosa che in realtà a loro non piace. 
Usare questa carta è di conseguenza un rischio, e bisogna davvero conoscere la persona a cui si affiderà l'editing, o anche solamente una valutazione d'insieme, del vostro scritto. E' importante che sia critica, onesta, e soprattutto che abbia le competenze per il compito che gli affidate.

Molto meglio affidarsi a Editor Professionisti. In quanto professionisti, vorranno essere pagati per esaminare il vostro testo. Il loro lavoro sarà però molto utile perché eseguiranno una analisi completa della pubblicazione, suggeriranno eventuali modifiche, e in alcuni casi, potrebbero persino accompagnarvi fino alla pubblicazione, suggerendovi un eventuale agente letterario e/o una casa editrice che potrebbe essere interessata alla vostra storia.
C'è però chi dice che fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Se pago per l'editing, non è che poi chi viene pagato finisce per dire che il romanzo è bellissimo proprio perché ho pagato?
Bisogna diffidare da chi fa promesse iperboliche, da chi assicura la pubblicazione, da chi chiede denaro e finisce per rivelarsi come un EAP (Editore A Pagamento). Occhio anche alla formula per la quale si offre la pubblicazione in cambio dell'acquisto di un certo numero di copie... 
Siete un agnellino in un mondo di lupi. E' meglio che siate preparati e non vi facciate sbranare.
Approfondiremo questi argomenti più avanti... Nel frattempo, tornando all'editing, il concetto che voglio sottolineare è quello che vi suggerisce di non fidarvi solamente del vostro lavoro, ma di trovare qualcuno con un buon pedigree che possa scovare le vostre mancanze molto meglio di quanto possiate fare da soli.
Poi... Se anche fosse un romanzo perfetto dal punto di vista letterario, rimane da verificare un piccolo dettaglio: La storia piacerà davvero?
Per questo motivo, il vostro testo andrebbe messo sotto esame. Dovreste selezionare un piccolo gruppo eterogeneo di lettori e fargli leggere in anteprima la vostra opera. I lettori dovranno poi esprimere un giudizio, magari basandosi su una sorta di questionario che darete loro, ove saranno presenti sia domande che vi permetteranno di capire se hanno letto davvero il testo, sia di capire pregi e difetti della vostra opera.

Al termine di questo ultimo passaggio, quando il vostro testo avrà superato ogni esame, potrete davvero darvi una pacca sulle spalle, ed essere soddisfatti del vostro lavoro. 




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